giovedì 27 marzo 2008

ANTIGONE


Quest’Antigone di Le Moli mi ha lasciato più che perplesso per vari motivi. Ha ragione Renato - nel blog segnalato – che dice: “è lo spettacolo più brutto degli ultimi 500 anni”. Molti – tra quelli che non si erano abbandonati tra le braccia del più allettante Morfeo – erano arrabbiatissimi. Nello specifico segnalo quanto segue:
  • Gli attori recitano le battute senza alcuna modulazione, come se leggessero un testo per la prima volta; la recitazione infatti è sempre monocorde e lunghe pause sono inframezzate nel bel mezzo della frase come se – è stato il commento di uno degli spettatori – gli attori non ricordassero la battuta. Peccato, perché la traduzione di Cacciari mi è sembrata di ottimo livello.
  • I costumi sono assolutamente impropri, con il non plus ultra in Tiresia: veste un bellissimo gessato scuro;
  • I personaggi non escono (quasi) mai dalla scena, ma di volta in volta si staccano dalla ‘parete rocciosa’ per recitare la loro parte e poi tornano a fare ‘le belle statuine ’;
  • Le musiche ‘originali’ (?) non aggiungono nulla alla bellezza della parola sofoclea, anzi spesso disturbano la percezione delle battute.

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